lussazione dell’anca nel cane
lussazione dell’anca nel cane
la lussazione dell’anca nel cane ( coxo-femorale), è prevalentemente traumatica, conseguenza soprattutto di urti con auto, per cui la testa del femore fuoriesce dalla cavità dell’acetabolo dell’anca in cui è alloggiata.
Si tratta solitamente di lussazioni antero-dorsali, con rottura del legamento rotondo dentro l’articolazione e la capsula articolare.
Possono essere anche conseguenza di patologie congenite come displasia dell’anca o necrosi asettica della testa del femore, che però richiedono una trattazione specifica.
la diagnosi della lussazione dell’anca nel cane
E’ riconoscibile per un caratteristico atteggiamento dell’arto oltre che la zoppia dovuta al forte dolore e l’accorciamento dell’arto.
La diagnosi definitiva è radiografica, perchè è fondamentale distinguerla da fratture della testa o del collo femorale.
Trattamento della lussazione dell’anca nel cane
Importantissimo intervenire tempestivamente, entro le 48-72 ore per poter risolvere senza ricorrere alla chirurgia.
E’ importante rivolgersi a veterinari con comprovata esperienza, che sappiano gestire con la dovuta tempestività questa patologia.
E’ possibile ridurre la lussazione, con manipolazioni in anestesia e successivo bendaggio di Ehmer,con risoluzione positiva in molti casi. ( video del bendaggio al link https://www.youtube.com/watch?v=xqMn2tU1K0E
Nella mia personale esperienza, si ottiene la risoluzione della lussazione in più del 70% dei casi.
Dopo la riduzione tenere il bendaggio per 7 giorni confinando il cane in spazi ristretti, non scivolosi, con passeggiate al guinzaglio per 3 settimane.
Le lussazioni di oltre 3 giorni oppure irriducibili, richiedono il trattamento chirurgico la cui tecnica dipende dalla gravità, dalle preferenze e capacità del chirurgo nonchè da valutazioni sulle possibilità di un decorso postoperatorio corretto.
Fra le tecniche la ricostruzione della capsula articolare, l’imbrigliamento del femore all’ileo con filo di nylon, la ricostruzione del legamento rotondo sintetico (tecnica del cavigliotto).
Ognuna di queste tecniche non esclude le altre, ed è facoltà del chirurgo valutarne l’utilità.
Spesso si ricorre all’asportazione(ostectomia) della testa del femore, sia in caso di fallimento delle tecniche precedenti, sia per opportunità economiche, perchè definitiva.
Il postoperatorio richiede una fisioterapia rigorosa per alcune settimane, incoraggiamento al movimento e al nuoto, che rinforza la muscolatura senza caricare l’arto.
La prognosi è comunque da buona ad ottima per una ripresa funzionale dell’arto, dove, ovviamente, cani di piccola taglia o leggeri e muscolosi danno le maggiori soddisfazioni.
Esorto perciò i proprietari a sottoporre tempestivamente a controllo ortopedico il cane in tutti i casi di zoppia, perchè un ritardato intervento può pregiudicare una facile e completa risoluzione.