ernia ombelicale nel cane
ERNIA OMBELICALE NEL CANE
L’ernia ombelicale nel cane è molto frequente e consiste nella mancata fusione delle pieghe laterali dell’ombelico,
dopo la normale involuzione del cordone ombelicale.
E’ congenita, spesso’ evidente già alla nascita, e peggiora soprattutto in animali obesi o con tenesmo(contrazione dei muscoli addominali durante l’evacuazione).
Le razze più colpite sono airedale terrier, basenji, pechinese, pointer e weimaraner, con una maggiore tendenza fra le femmine.
Diagnosi di ernia ombelicale nel cane
Si rileva una massa di variabili dimensioni in corrispondenza della cicatrice ombelicale, e può essere riducibile o non riducibile.
All’interno si trova solitamente grasso derivato dall’omento e raramente possono erniare visceri, soprattutto quando l’anello erniario è molto largo.
Raramente si verificano ernie strozzate, dove i visceri fuoriusciti soprattutto a seguito di traumi addominali o grossi sforzi, e sono riconoscibili per la notevole dolorabilità,l’indurimento e l’alterazione di colore della pelle.
L’ernia ombelicale si riscontra spesso nei cuccioli predisposti già poco tempo dopo la nascita, e spesso tende a risolversi spontaneamente con la crescita.
La cura dell’ernia ombelicale nel cane
Distinguiamo le diverse situazioni:
- Cucciolo – Solitamente non richiede un intervento chirurgico perchè tende a richiudersi spontaneamente lasciando una prominenza più o meno evidente contenente grasso. Nelle femmine viene solitamente rimossa durante la sterilizzazione.
- Adulto – Può essere rimossa chirurgicamente o per motivi estetici oppure quando contiene visceri (in genere intestino), onde evitare che in futuro possa diventare strozzata.
- Ernia strozzata – Rappresenta una emergenza chirurgica perchè mette a rischio la sopravvivenza del cane e la funzionalità degli organi erniati.
Il trattamento chirurgico dell’ernia ombelicale nel cane
Poco impegnativo nelle ernie riducibili giovanili di piccole dimensioni, che devono essere tenute sotto controllo periodico.
Richiedono invece molta attenzione quando contenenti visceri.
L’ernia è racchiusa in una sacca di origine peritoneale che va incisa ed asportata insieme alla cute eccedente che la contiene. La sacca va aperta con attenzione onde evitare danni al contenuto, e spesso è necessario un ampliamento della porta erniaria sia per facilitare il riposizionamento dei visceri, sia per una migliore valutazione della vitalità degli stessi.
Nel caso di visceri con problemi ischemici e necrosi, vanno fatte le opportune risoluzioni, provvedendo poi alla chiusura definitiva dell’ernia.
Si usano suture non riassorbibili monofilamento, solitamente nylon, cercando di non porre in tensione i due lembi perchè potrebbero lacerarsi.
Se questo non fosse possibile si può utilizzare un lembo muscolare adiacente oppure delle reti sintetiche.
Se l’intervento è ben eseguito è raro incorrere in recidive.
Per i lettori meno impressionabili propongo la visione di un intervento di ernia ombelicale semplice al link https://www.youtube.com/watch?v=tmrfsR2WEQo