Educare il cucciolo dal primo giorno
Educare il cucciolo dal primo giorno
Educare il cucciolo dal primo giorno è fondamentale per assicurarsi una felice convivenza per gli anni successivi da godere insieme al nostro cane.
Di seguito alcuni consigli di base su cosa fare e cosa non fare per la sua educazione.
Approccio al cucciolo:
Il cucciolo capisce i messaggi che trasmettiamo attraverso il tono ed il ritmo della voce, la postura, i gesti ed il nostro movimento, mentre non capisce le parole.
Cosa fare:
Posizione accucciata, sorriso e voce dolce danno un messaggio di tranquillità.
per interagire col cucciolo è necessario chiamarlo abbassandosi un poco senza guardarlo mentre arriva, sorridere e usare voce dolce e suadente.
Appena si avvicina ricompensarlo.
Quando invece si vuole rimproverare il cucciolo, assumere una posizione d’irritazione, cioè mani sui fianchi con busto un pò inclinato in avanti, sguardo diretto sul dorso del cane, movimenti lenti e tono autoritario( che non significa gridare).
cosa non fare:
dare un messaggio discordante fra le 3 componenti, per esempio chiamarlo con tono autoritario o rincorrerlo perchè non viene subito. Oppure guardare fisso gli occhi perchè il cucciolo crederà che lo si vuole aggredire. Perciò guardare sempre sul dorso mentre arriva.
tono della voce
utilizzare diversi toni di voce ed eventualmente esasperarli un poco all’inizio perchè sia chiaro ed inequivocabile il messaggio.
cosa fare:
- tono dolce ed invitante equivale ad una ricompensa
- tono normale e tranquillo indica una richiesta di azione, cioè un comando tipo vieni, seduto,vai a cuccia…..
tono autoritario e secco corrisponde ad una punizione (NO, BASTA).
cosa non fare:
Chiamare il cucciolo con tono autoritario o chiedere di eseguire dei comandi con tono irritato ed alto.
Alzare la voce per convincere il cucciolo non serve perchè non è sordo, però rischiamo che successivamente non risponda ai comandi che non siano gridati.
inoltre gridare, correre e gesticolare per bloccare l’agitazione del cucciolo ha l’effetto opposto di rendere l’agitazione incontrollabile ed il cucciolo non riesce più a recepire i comandi.
la ricompensa
Educare il cucciolo dal primo giorno comporta la somministrazione di premi, che possono essere cibo, carezze, tono dolce della voce e sguardo suadente.
Ricompensare un’azione comporta la ripetizione della stessa in futuro con la prospettiva futura di ricevere ricompense.
Cosa fare:
- Finita l’azione che si vuole rinforzare somministrare il premio (per esempio dopo l‘evacuazione di feci ed urine in luogo appropriato)
- premiare sempre il primo periodo e poi gradualmente meno frequentemente quando risulta soddisfacente l’apprendimento.
- Quali ricompense? Cibo molto appetibile ed insolito come per esempio noccioline di prosciutto cotto o wurstel.
- Contatti fisici come carezze pacche od abbracci. tono di voce dolce e quasi giocoso.
- Sguardo diretto negli occhi per pochi secondi.
cosa non fare:
- Non premiare l’eccitazione di un cane (per esempio quando incontra un altro cane) somministrando carezze per tranquillizzarlo o mostrando apprensione perchè questo non fa altro che aumentare l’eccitazione.
- Quando il cucciolo ha paura, trema e piagnucola, rincuorarlo con carezze premia la paura che viene così incentivata.
- Quando il cucciolo salta addosso per fare le feste carezzarlo o respingerlo con le mani tenderà a farlo con più frequenza.
- se il proprietario parla con amici ed il cucciolo è tranquillo viene ignorato, mentre se si agita e salta addosso tutti lo carezzano o lo coccolano per calmarlo, sortendo esattamente l’effetto contrario. Infatti il cucciolo capisce che che se sta tranquillo tutti lo ignorano, mentre se salta, abbaia e si agita viene ricompensato, per cui in futuro si comporterà sempre così.
La punizione per educare il cucciolo
Anche le punizioni servono ad educare il cucciolo dal primo giorno, infatti grazie ad essa quella data azione non verrà ripetuta in futuro.
Come punire
- Va effettuata sempre durante od al termine di una azione e mai quando l’azione è finita da tempo.
- La punizione deve essere sgradevole e proporzionata all’azione, così da essere facilmente capita.
- Deve sempre essere preceduta da una minaccia come per esempio un richiamo verbale (NO secco). In seguito si utilizzerà sempre quel rimprovero.
- Deve essere ripetuta sempre per quella determinata azione.
- Ogni punizione deve essere seguita da un si e ricompensa quando il cucciolo obbedisce.
Inoltre la punizione può essere:
- Diretta: prendere il cucciolo per la collottola e premere verso il basso finchè non si rilassa (come farebbe la madre) oppure girarlo delicatamente pancia all’aria esercitando una leggera pressione sul torace fino al rilassamento.
- A distanza: Tono di voce ed atteggiamento autoritario, rumore secco come un colpo sul tavolo od un battito di mani.
Cosa non fare:
- Punire il cane molto tempo dopo il misfatto (per esempio al rientro a casa se ha sporcato per terra)
- Punire e premiare la stessa azione. (la coerenza è fondamentale)
- Mandare a cuccia il cucciolo per punizione( potrebbe associare al luogo di riposo esperienze negative)
- Continuare nella punizione se il cane ha già dato segnali di sottomissione(cioè è rilassato, testa girata distogliendo lo sguardo, ventre a terra con orecchie basse, sdraiato sul fianco o pancia all’aria, se fa la pipi per l’emozione). Tutto ciò significa: ok, ho accettato la punizione.
attenzione
- si ottiene sempre di più con le ricompense con le punizioni
- si puniscono esclusivamente le azioni del cane e non il cane. Infatti in natura ciò non esiste e non verrebbe capito dal cane.
- Nel cane l’area cerebrale necessaria per fare i cosiddetti dispetti (lobo frontale) è poco sviluppata, per cui se il cane ripete l’azione nonostante la punizione, vuol dire che non è stata capita bene.