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la vaccinazione del cane

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La vaccinazione del cane

Al veterinario è affidato il compito di valutare una serie di fattori fondamentali che garantiscono al paziente il massimo beneficio col minimo rischio, così da attuare il miglior protocollo vaccinale.
Tali fattori sono: età, ambiente di vita, stato di salute.
Le principali malattie per cui si vaccina il cane sono: Cimurro, epatite infettiva, gastroenterite
emorragica da parvovirus, la rabbia e la parainfluenza, tutte di origine virale.

La leptospirosi, di origine batterica, unica, con la rabbia, trasmissibile all’ uomo.
Vaccinazione dei cuccioli:vaccinazioni-cane

Bisogna innanzitutto sapere se la madre è stata vaccinata regolarmente,in quanto trasmette gli anticorpi contro le
malattie attraverso la placenta ed il colostro, che è il latte prodotto nelle prime ore dopo il parto.

L’ intestino del cucciolo ha la massima capacità di assorbire gli anticorpi tra la 8^ e la 24^ ora
dalla nascita, per cui è fondamentale che comincino quanto prima ad alimentarsi.
Solo una minima parte di anticorpi ( non più dell’ otto per cento del totale ) viene trasferita
attraverso la la placenta durante la vita fetale.
L’ età della prima vaccinazione è legata alla presenza di tali anticorpi, che sono in grado di
neutralizzare quasi totalmente i vaccini. Mediamente, si ha un calo dell’immunità di origine
materna verso l’ ottava settimana, che rappresenta il momento più critico per le infezioni del
cucciolo. Esso deve essere vaccinato a tale età con un vaccino comprendente tutte le suddette
malattie tranne la rabbia, seguita da una vaccinazione di richiamo dopo un mese.

Nel caso di cuccioli di piccola taglia è preferibile rimandare la prima vaccinazione contro la leptospirosi ad almeno tre mesi.                      

E importante considerare che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione cominciano a comparire
verso il 5° giorno dalla inoculazione, fino ad arrivare ad un livello ottimale verso il 15°, per
cui attenzione, perchè il cucciolo non è veramente protetto prima dei quindici giorni dalla
vaccinazione.

Tale protocollo, così semplificato, potrebbe stimolare discussioni accademiche
fra veterinari della durata di ore, ma la mia esperienza di trent’anni, supportata dalle più
recenti pubblicazioni e dal confronto con altri colleghi, mi ha permesso di apprezzarne

l’efficacia, purchè venga applicato in cuccioli perfettamente sani, esenti da parassiti e ben
alimentati. Ulteriori richiami proposti possono servire a rafforzare ulteriormente l’ immunità,
ma vanno, a mio avviso, valutati caso per caso.
731964_arrabbiato-cartoon-cane-rosso-testaLa vaccinazione per la rabbia può essere effettuata solo dopo il terzo mese, ma non viene
praticata in Sardegna ( che è indenne ) se non in animali che devono andare in “ continente “
o all’ estero, dove la vaccinazione è obbligatoria. Vige l’ obbligo invece di introdurre in
Sardegna solo animali vaccinati per la rabbia da almeno un mese.

Si può anticipare a sei settimane la vaccinazione per la gastroenterite nei cuccioli
particolarmente esposti al contagio o figli di madri non immunizzate.
Sarebbe opportuno ripetere invece ogni sei – otto mesi la vaccinazione contro la leptospirosi,
malattia trasmissibile agli umani anche al conatto con ferite della pelle, tramite secrezioni ed
urine di cani o topi infetti. topo2 gifNonostante abbia riscontrato  raramente tale malattia, è bene
vaccinare regolarmente i cani che, vagando in ambienti sconosciuti, hanno opportunità di
contagiarsi. Ricordo, per esempio, che alcuni anni fa, nei canili comunali che accolgono i randagi, vi fu un
focolaio di leptospirosi per la cui estinzione completa furono necessari due anni.
Vaccinazione degli adulti: Se si tratta della prima vaccinazione, è necessario richiamare
dopo un mese almeno la leptospirosi; i richiami per tutte le malattie, invece, è bene eseguirli
annualmente, mentre semestralmente la sola leptospirosi.
Gli effetti secondari della vaccinazione sono riconducibili a fenomeni di ipersensibilità, legati
non tanto ai virus, quanto ai residui dei terreni di coltura presenti nel preparato. Le tecniche
attuali di purificazione dei vaccini ne garantiscono comunque una quasi totale innocuità.
L’ inoculazione può essere effettuata sia sottocute che intramuscolo, ed è assolutamente
indolore.

Vaccinazione cane inefficace:

La vaccinazione può non produrre una sufficiente risposta immunitaria nei casi di:
Ipertermia – temperature del cane superiori ai 39,6° .
Anestesie ed interventi chirurgici massicci.
Situazioni stressanti e terapie con cortisonici.
Allergie al vaccino.
Qualunque alterazione dello stato di salute.
Malnutrizione e carenza di vitamine soprattutto A,B, E e selenio.
Utilizzo di vaccini che non sono stati conservati correttamente in frigorifero.
E’ bene non vaccinare le cagne gravide, sebbene esistano in commercio vaccini utilizzabili
anche in tali situazioni.
Queste indicazioni di base non sono certo esaustive di un argomento molto più complesso di
quanto sembra, ma devono servire a dare al lettore un’ idea di massima dell’ importanza della
vaccinazione e dell’ intervento del veterinario, il cui ruolo non può essere certo sostituito con
schemi ed indicazioni riassunte in una pagina

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